In fisica, in particolare in elettromagnetismo, il potere disperdente delle punte o potere dispersivo delle punte è un fenomeno che si osserva nei conduttori carichi elettricamente, e consiste nella formazione di un campo elettrico più intenso in prossimità delle zone in cui la superficie del conduttore presenta un raggio di curvatura minore (ovvero una maggiore curvatura, cosa che accade ad esempio se l'oggetto è molto appuntito).
Il fenomeno spiega, ad esempio, i fuochi di Sant'Elmo e il fatto che i fulmini colpiscano più facilmente guglie, alberi o parafulmini: l'aria infatti si ionizza massimamente dove il campo è più intenso e lì si ha la maggiore probabilità che si formi una scarica elettrica.
Sul potere disperdente delle punte si basavano i raddrizzatori usati in elettronica prima dell'invenzione dei diodi, come ad esempio quelli a cristallo di galena: se un cristallo appuntito o una punta metallica è a contatto con la faccia piana di un altro cristallo gli elettroni possono essere espulsi dal forte campo che si genera nel primo e passare nel secondo, ma non può accadere il contrario.